Natura Urbana: un rimedio “pronto all’uso” per ogni malessere

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Angelo D'Angelo

Barese di origini, adottato dal mondo, rinato nel Bosco… Da sempre ho amato la Natura di quell’amore viscerale che non ti sai spiegare. Perché la Natura può essere un’esperienza concreta da vivere…

Angoli di paradiso a portata di mano. Così mi piace pensare alla Natura che abbiamo in città. E non mi riferisco solo ai parchi urbani ma anche agli alberi che costeggiano le strade, ai terreni incolti tra i palazzi, ad aiuole e cespugli, fino ad arrivare alle piante spontanee (qualcuno le chiamerebbe erbacce) che risorgono prepotentemente dall’asfalto.

La Natura urbana è qualcosa che non ti aspetti: macchie di verde a colorare il grigio cemento della città.

Entrare in rapporto con questa dimensione della Natura cambia in meglio le tue giornate e lo fai senza spostarti per km alla ricerca di un bosco. Oggi ti mostro una strada semplice per farlo ed iniziare a riattivare un contatto profondo con la Natura e con te stesso.

Stop all’addomesticamento della Natura

Prima di entrare nel vivo, una precisazione. Entrare in contatto con la Natura urbana non vuol dire addomesticarla. Mi spiego meglio.

Abbiamo addomesticato gli animali e nel tempo siamo riusciti a trasformare un lupo in un chihuahua (un cestino di medaglie per l’umanità). Non contenti di questa mirabile impresa, ora vogliamo anche addomesticare la Natura.

Ok, l’addomesticamento in realtà era già iniziato circa 11.500 anni fa. Con l’avvento dell’agricoltura infatti, gli uomini smisero di vivere esclusivamente di caccia e raccolta e iniziarono a coltivare piante ed alberi che producevano il cibo.

E fino a qui nulla di strano. Abbiamo utilizzato i doni della Natura e il nostro ingegno per soddisfare il bisogno primario di nutrirci e migliorare le nostre condizioni di vita (visto che con l’agricoltura l’uomo poteva vivere stabilmente in un luogo ed evitare lo stress e il pericolo del nomadismo).

Poi, però, abbiamo deciso che le forme dei cespugli troppo irregolari non erano conformi ai canoni di bellezza delle corti cittadine. E quindi, anziché lasciarle libere di crescere secondo il codice di perfezione della Natura, le abbiamo tosate come si fa con le pecore.

Oggi le nostre aiuole, così come alcuni alberi, hanno la forma di palle giganti o sono squadrate con precisione militare, grazie ad una potatura definita “artistica”.

Confronta le due immagini qui sotto e poi dimmi se la bellezza della Natura risiede nella forza spontanea di una crescita irregolare o nelle forme geometriche senza libertà di espressione.

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Cos’è la Natura Urbana

La Natura urbana può assumere forme diverse:

  • un albero centenario al centro di una strada che con la sua chioma rigogliosa ripara dalla calura estiva e dalla pioggia. Da rifugio agli uccellini che sentiamo cinguettare allegri quando nella flebile luce del mattino ci affacciamo assonnati alla finestra;
  • l’erbetta di un campo incolto che si bagna di rugiada notturna e che lotta contro l’asfalto per conquistare qualche centimetro in più anche dove gli è stato detto che non deve crescere ed anche dopo essere stata estirpata più volte;
  • le margheritine bianche e gialle che spuntano nelle aiuole delle piazze che con una pazienza infinita si fanno raccogliere dai bambini o “innaffiare” da qualche cagnolino.
  • un ramo che si è allungato così tanto da venire a bussare gentilmente alla nostra finestra;
  • l’edera rampicante che come una sciarpa verde riveste e abbellisce i tristi e grigi muri di case e fabbriche;
  • una colonna di laboriose e piccole formiche che camminano avanti e indietro per portare piccole briciole di pane verso montagnette di terreno con un forellino al centro: il formicaio;
  • lo scoglio solitario sul lungomare dove qualche granchio timidamente si affaccia in cerca ci cibo;
  • il fiume che taglia in due la città e che accompagna le tue passeggiate con il suo dolce gorgogliare.

Sono certo che almeno una volta durante la tua giornata, ti capita di avere a che fare con la Natura Urbana. Anche questa Natura è preziosa come quella di un bosco o della campagna e allo stesso modo contiene dei codici geometrici e matematici che attivano in te un processo di benessere.

E il bello è che questo avviene senza che tu debba fare nulla. Basta che la Natura Urbana entri nel tuo campo visivo e tutto avviene spontaneamente in te.

Curarsi guardando fuori dalla finestra

A proposito di benessere, voglio farti toccare con mano il potere della Natura sulle nostre condizioni psicofisiche. 

Ho letto recentemente di una ricerca sugli effetti della Natura nei processi di guarigione.

In un ospedale, due uomini con la stessa malattia e sottoposti alla medesima terapia sono stati messi uno vicino ad una finestra che dava su un edificio e l’altro vicino ad una finestra che si affacciava su un giardino.

Nel primo caso, la malattia è guarita seguendo il normale decorso. Nel secondo caso, i tempi di guarigione dell’uomo sono stati più veloci, grazie alla vista della Natura.

Per questo, si stanno progettando degli ospedali dove i pazienti oltre ad avere finestre che affaccino su giardini, possano anche passeggiare in quello scorcio di Natura.

Semplici consigli per creare un legame con la Natura Urbana

Se vuoi ottenere qualcosa che vada oltre il benessere e riattivare un contatto profondo con la Natura e dunque con te stesso, il primo passo che devi fare è quello di guardare gli alberi e le piante in modo diverso.

Ad esempio, gli alberi con un tronco più grande, che potrebbero benissimo avere più di 80 anni (se non addirittura essere centenari) puoi considerarli come dei nonni di quartiere. Degli angeli custodi silenziosi con un’enorme conoscenza che vegliano su di noi e ci procurano l’ossigeno che entra nei nostri polmoni.

Oppure, se abiti in zone dove c’è stato un forte disboscamento, considera quegli alberi come dei sopravvissuti ad un olocausto. Quanta sofferenza hanno provato nell’assistere allo sterminio dei propri amici e forse persino parenti o figli (sì, gli alberi come noi procreano attraverso i semi contenuti nei frutti)? Riesci ad avere compassione e affetto per loro? Se sì, questo ti avvicina a loro e spiana la strada per una connessione più profonda.

Puoi anche inventarti delle vere e proprie storie sugli alberi.

Ad esempio, nel cortile di casa mia ci sono 3 pini molto alti in prossimità del cancello di uscita. Una volta ero con mia figlia e lì per lì gli ho detto: “Guarda, quegli alberi grandi grandi. Sono i 3 guardiani del nostro cortile. Loro fanno la guardia su di noi e sui nostri vicini affinché non ci accada nulla di brutto”. Lei con la semplicità disarmante di cui sono capaci i bambini ha esclamato: “ciao guardiani”.

Oppure quando vediamo un albero grosso per strada lo salutiamo dicendo: ciao nonno albero!

In questo modo, giorno dopo giorno se continuiamo a mantenere viva la relazione con loro, anche andando vicino per accarezzarli o abbracciarli, quegli alberi diventano delle persone di famiglia. E ad un certo punto, non potrai più fare a meno di notare un albero in città. Anzi, la sua sola vista ti procurerà una gioia immediata e spontanea.

Non è solo una sensazione che ti fa stare bene. È qualcosa di più profondo che sta avvenendo in te, grazie all’intermediazione di un essere con dei poteri inimmaginabili: l’albero.

Spingere a fondo la tua consapevolezza

Poco a poco, una nuova consapevolezza dirigerà la tua vita e ti permetterà di evolvere come essere umano e soprattutto come essere vivente.

Quando arriverà questo momento vorrai stabilire una connessione ancora più profonda con la Natura e ne sentirai il suo richiamo.

Sarà tempo di infilare i tuoi scarponi e andare nel bosco o in qualsiasi altro luogo naturale. Lì troverai pane per i tuoi denti. In questi posti, tutto viene amplificato per 2 motivi principali:

  1. non sei sottoposto alle distrazioni continue della città (traffico di auto, rumori di clacson, voci di persone, odori poco gradevoli, ecc.)
  2. ci sono molti più alberi e/o elementi della Natura interconnessi tra loro che formano un potente campo di protezione intorno a te

 

Vuoi iniziare il tuo percorso di evoluzione in Natura?

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