Tra le tante esperienze che questa vita meravigliosa ci dona la grazia di vivere, trascorrere del tempo in solitudine nel bosco è una delle più profonde e affascinanti.
Andare da solo nel bosco è un viaggio nella bellezza di un microcosmo perfetto e, contemporaneamente, un’avventura alla scoperta della meraviglia che sei.
La Natura ci fa da specchio. Riflette la nostra immagine e ci permette così di vederci per quello che siamo, spogliandoci di tutte le maschere che indossiamo nella vita “civile”.
Sei pronto a raccogliere questa sfida?
Passo 1: supera le tue paure
Come ripeto spesso, la paura di andare in un bosco da solo è immaginaria. In altre parole, non è reale ma frutto della nostra mente, suggestionata da anni di manipolazione culturale.
Non sto facendo complottismo. Mi limito a constatare che ci sono persone che, più di altre, sanno come manipolare i nostri pensieri e indurci a fare o non fare delle azioni.
La dimostrazione concreta di ciò che sto affermando è la pubblicità, in grado di suggestionare un gran numero di persone ad acquistare i prodotti reclamizzati (anche senza un effettivo bisogno).
Dunque, negli scorsi decenni e secoli, hanno fatto di tutto per tenerci lontano dal bosco. A partire dalle fiabe, ci hanno raccontato tutta una serie di pericoli e sciagure, pronte a colpire i vari Pollicino, Cappuccetto Rosso e Hansel e Gretel che si avventuravano incauti nel bosco.
Qui, voglio smontare razionalmente le principali paure irrazionali che ci hanno iniettato:
- Nel bosco ci sono belve feroci che sulla lista dei loro cibi preferiti hanno scritto “uomo”.
FALSO. Gli animali non attaccano l’uomo a meno che non vengano infastiditi volontariamente. Anzi, avendo capito quanto è pericoloso l’uomo, se ne tengono ben alla larga. - Nel bosco è facile perdersi.
FALSO. Se segui i sentieri o se lasci dei segnali quando abbandoni un sentiero e ti inoltri tra gli alberi, non corri alcun rischio. - Nel bosco è facile farsi male ed essendo isolato, non ti salva nessuno.
FALSO. Con il giusto equipaggiamento – scarponcini anti storta, pantaloni e/o calze lunghe anti rovi e indumenti pesanti per il freddo – e se non fai colpi di testa, è praticamente impossibile farsi male.
E poi, non vai mica nel bosco per fare tarzan! Solitamente chi lo fa, è consapevole del rischio che si assume.
Ora che hai capito che non c’è davvero nulla da temere, ti rifaccio la domanda:
SEI PRONTO PER LA SFIDA?
Passo 2: preparati alla sfida
Andare nel bosco senza un motivo, è certamente un’esperienza meravigliosa che ti dona pace, tranquillità e un sacco di benefici a livello di benessere psicofisico che non hai idea.
Tuttavia, qui stiamo parlando di una sfida e dunque vuol dire che al suo superamento c’è un premio ad aspettarti.
Un premio che saprai conquistare solo se vivi al meglio questa sfida. E per vivere al meglio questa sfida, devi curare la fase di prepararazione.
Ti presento un semplice metodo in 3 fasi per farlo:
fase 1 – l’intenzione. Perché vai nel Bosco? Cosa stai ricercando? Su quale situazione della tua vita vuoi lavorare? Riflettici bene e scrivi la tua intenzione, perché il filo rosso tutta la tua sfida.
fase 2 – pianificazione. Tutto ciò che non pianifichi, semplicemente non accade. Quindi, prendi il calendario o l’agenda e stabilisci il giorno preciso in cui andrai per 16 ore nel bosco. Comunica questa data alle persone a cui devi dare conto dei tuoi impegni. Solitamente sono familiari stretti e datore di lavoro.
fase 3 – il luogo. Decidi con cura il luogo della sfida e il tipo di bosco. Gli alberi che compongono il Bosco, anzi che sono il bosco stesso, non sono tutti uguali tra loro.
Ad esempio, andare in un bosco adulto piuttosto che in un bosco giovane, può aprirti ad esperienze di consapevolezza più profonde.
Un albero adulto, specie se centenario, ha vissuto più a lungo e ha immagazzinato una serie di informazioni maggiori che è in grado di trasmetterti, a beneficio della tua evoluzione.
Se segui queste 3 semplici fasi, potresti vivere una profonda esperienza di consapevolezza che ti aiuta a dirigere la tua vita verso i tuoi sogni e desideri.
Passo 3: vivi la sfida
Ora è tutto pronto. Queste 16 ore che vivrai da solo, a contatto con l’universo selvatico, saranno una delle esperienze più trasformative della tua vita.
In realtà, non c’è altro che tu possa fare se non stare in presenza all’interno del bosco.
Ecco giusto 2 consigli pratici per rendere ancora più proficua questa tua esperienza:
- vivi in atteggiamento di ascolto. Questo vuol dire evitare ogni tipo di distrazione come cellulare acceso o libri da leggere. Un taccuino invece va bene, in modo da segnarti le intuizioni che ti suggerirà il bosco.
- bevi molto e mangia leggero. Questo è un consiglio che vale sempre, ma in particolare in questa esperienza, è importante non appesantirti con il cibo in modo da essere sempre presente a te stesso evitando la sonnolenza post pasto.
Anche mantenere idratato il corpo facilita il suo funzionamento ottimale, in vista della ricezione delle intuizioni.
Vuoi lavorare su un aspetto specifico della tua vita?
L’esperienza che ti ho presentato in questo articolo è già molto avanzata e ti aiuta a trasformare la tua vita in un modo completamente nuovo.
Se desideri lavorare sulla globalità di te stesso, dal punto di vista fisico, mentale ed emozionale…
…e vivere una vera e propria esperienza di rinascita in Natura, ti consiglio di vivere l’avventura in solitaria nel bosco che ho chiamato “NUOVO INIZIO” (ne parlo qui).
Non ho più 20 anni e nemmeno 40,ne ho 65,ma una esperienza di questo tipo so che, mi apparterrebbe, sono sempre stata definita selvatica e amo e rispetto la natura in tutte le sua forme
Che bello Claudia! Hai mantenuto vivo dentro di te lo spirito della tua bambina interiore. Credo che questo sia collegato al tuo rapporto con la Natura.
Ti consiglio di vivere al più presto questa sfida solitaria in Natura.
Se vuoi vivere questa esperienza con una “guida” al tuo fianco, su questa pagina trovi qualche indicazione per farlo:
https://www.wildwisdom.it/nuovo-inizio/
Buona vita e tanto amore a te!