Strega, magia e Bosco. Basta menzogne

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Angelo D'Angelo

Barese di origini, adottato dal mondo, rinato nel Bosco… Da sempre ho amato la Natura di quell’amore viscerale che non ti sai spiegare. Perché la Natura può essere un’esperienza concreta da vivere…

Avvertenza: questo articolo contiene informazioni che a qualcuno possono risultare “scomode”. 

E lo sono davvero se sei abituato a vedere le cose da una sola prospettiva, a non farti domande e a credere possibile solo ciò di cui hai fatto esperienza.

Viceversa, se hai scelto di essere un uomo o una donna in evoluzione nel Bosco, ciò che stai per leggere ti risuonerà e ti aprirà le porte ad una nuova consapevolezza e, chissà, forse ad un nuovo percorso.

La figura della strega è una tra le più male interpretate della storia. Ancora oggi facendo indossare alle nostre bambine cappello a punta e vestito nero…

…continuiamo a perpetrare uno stereotipo che ci allontana pericolosamente dalla realtà, privandoci di conoscenze preziose per l’essere umano.

Ho sentito questa ingiustizia come un pugno nello stomaco e per questo, con la mia umile penna, mi accingo a porvi rimedio. O almeno ci provo.

 

Il significato di "Strega"

Strega deriva dal greco antico “strix”, di origine indoeuropea, che significa uccello notturno, strige. 

Indica la capacità di alcuni uccelli notturni di vedere al buio.

Dunque, le streghe erano donne (in alcuni casi uomini, gli stregoni) che avevano la capacità di “vedere nell’oscurità”. Attenzione, qui non va inteso in senso letterale. 

La capacità di “vedere al buio” significa comprendere cose che normalmente l’uomo “comune” non comprende o non vuole comprendere.

E questo già ci indica una cosa importante: le streghe erano donne in ricerca. E, in un mondo dominato dal “maschile” (per fortuna sempre meno), questa non è una cosa ben vista.

La strage in nome di un Dio inesistente

Curioso: se inverti la "a" e la "e", "strage" si trasforma in "strega". Come se qualcuno abbia volutamente usato quella parola, conoscendone l'anagramma, per additare le donne che avrebbero perseguitato.

Qui non mi voglio dilungare su tutti gli aspetti più macabri della caccia alle steghe, delle torture e dei roghi in cui milioni di donne sono state uccise.

Ci sono centinaia di fonti ufficiali che documentano la strage compiuta in nome di un Dio deformato dalla chiesa cattolica. Un Dio che potesse giustificare tutto l’orrore. In definitiva, un Dio che non potrebbe mai esistere così come descritto.

Voglio solo riportarti uno scritto di un gesuita del Seicento che mette in evidenza di come si sia trattato di un piano ben studiato e non sia stato frutto dell’ignoranza.

“Le accompagnavo al rogo e sapevo che erano tutte innocenti. E poteva capitare a chiunque”

Ma perché qualcuno avrebbe voluto far fuori le streghe? Di cosa aveva paura?

La (mia) risposta è nel paragrafo che segue.

Il potere della strega e il Bosco

La strega, o come preferisco chiamarla io: la donna in ricerca, era profondamente connessa con il Bosco e, di conseguenza, con sé stessa.

Seguiva i cicli della Natura, conosceva erbe curative, parlava con piante ed animali.

Certo, per persone che vivono in città e hanno dimenticato la loro vera casa, questo può sembrare assurdo. In realtà, è semplicemente la naturale conseguenza di rimanere ancorati alle proprie radici e trarne nutrimento.

La donna in ricerca era una donna evoluta, di larghe vedute ed emancipata che non accettava sottomissioni o imposizioni di alcun tipo, consapevole che l’essere umano ha come solo padrone “sé stesso”.

Evidentemente questo creava frustrazioni in persone assetate dal dominio, tanto da scatenare una persecuzione feroce.

D’altronde, le persecuzioni delle religioni monoteiste, cattolicesimo in primis, nei confronti di chi non si omologa alla loro visione sono ben note in tanti ambiti: musulmani, indiani d’america, omosessuali, studiosi illuminati, ecc.

Proprio perché intimamente connessi, la stessa sorte toccata alle donne in ricerca è toccata agli alberi. Tra le fonti storiche del Vaticano, sono state rinvenute diverse encicliche che contrastavano i culti pagani nel Bosco e gli Alberi stessi.

In particolare, nel 890 d.C., attraverso il concilio Namnetense, la Chiesa cattolica ordinò il taglio di tutti gli alberi secolari presenti sul suo territorio, nonché tutti i boschi ritenuti sacri dalle popolazioni che ancora non si erano genuflesse alla croce.

Ora puoi capire perché in Italia e in Europa, a differenza delle altri parti del mondo, ci sono pochissimi alberi secolari.

Se vuoi approfondire questo argomento, ti consiglio di leggere un estratto del libro “La Messa è finita” di Michele Giovagnoli

Le streghe non si sono estinte (per fortuna)

Nonostante gli insistenti tentativi per estirpare la saggezza della donna da questo mondo, le streghe sono sopravvissute e vivono in mezzo a noi.

Al posto dei roghi, oggi si usa la pratica dello “screditare”. Cioè invalidare tutte quelle pratiche di guarigione, fertilità e benessere che non sono riconosciute dalla scienza ufficiale (l’unica verità assoluta concessa nel mondo occidentale).

Le streghe sono donne che curano la loro evoluzione per il beneficio proprio e per quello delle altre persone.

Anche oggi, come nel passato, hanno un rapporto speciale con il Bosco e i suoi abitanti.

In questo articolo, tratto dal Blog de “Il Bosco Femmina”, trovi le caratteristiche per riconoscere una strega moderna.

Ti consiglio di leggerlo. Magari, a tua insaputa, potresti essere una di loro! 🙂 (te lo auguro di cuore)

P.S.

Se ti piace l’idea di essere strega (o stregone) del Bosco, puoi iniziare da un video in cui scopri 3 pratiche per connetterti al Bosco.

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