La tradizione di decorare l’albero a Natale ha radici profonde che risalgono a ben prima del cristianesimo e del Natale come oggi lo conosciamo.
Riappropriarci del senso originario ci rende più consapevoli e liberi.
Non solo. Possiamo finalmente celebrare la vita in un periodo particolare dell’anno e, così, riconnetterci profondamente a noi stessi.
Albero di Natale: la tradizione celtica
I celti erano una popolazione del centro e nord europa precedente al periodo romano.
Vivevano in simbiosi con il Bosco e la Natura in genere, e in armonia con i cicli della vita. Erano profondi conoscitori del ritmo delle stagioni e dei movimenti degli astri celesti.
Ogni momento dell’anno per loro era scandito da riti e feste in cui fare memoria delle forze celesti e terrestri che permettevano l’esistenza e si celebrava, così, il dono prezioso della vita.
In particolare, i celti erano legati agli Alberi, considerati sacri e portatori di una saggezza antica.
Per questo, il giorno del solstizio d’inverno, tra il 21 e il 22 dicembre, quando il Sole raggiunge lo Zenit e il dì è il più corto dell’anno…
…uno dei loro riti consisteva nell’addobbare l’albero con decorazioni che richiamavano le stelle, il sole e la luna, simboli più rappresentativi della sfera celeste.
L'albero di Natale oggi
E se ci pensi, cosa sono le palle di Natale che mettiamo sull’albero se non rappresentazioni del sole e della luna? Stesso discorso per le decorazioni a forma di stelle e la stessa stella in cima.
Poi, certo, c’è tanta altra roba che abbellisce il nostro albero come bastoncini di zucchero, slitte, renne, casette, ecc. ma la base minima sono palle e stella cometa in cima, giusto?
Dunque, anche nei nostri moderni alberi di Natale ricordiamo che la vita qui sulla Terra è inseparabile da ciò che avviene nel cosmo.
Qualcuno disse: siamo fatti della stessa materia di cui sono fatte le stelle.
Più concretamente, abbiamo bisogno della luce del sole per vivere e dell’influenza gravitazionale della luna per far muovere i liquidi sulla Terra.
3 indicazioni per celebrare la vita
Mangiare, divertirsi, stare in famiglia, giocare a tombola: che meraviglia!
Se in più recuperiamo il senso profondo dell’usanza di addobbare l’albero di Natale, vivremo queste feste con una consapevolezza maggiore…
…e una gioia e serenità che porteremo dietro a lungo, anche dopo aver speso l’ultimo centesimo della vincita della tombola. 🙂
Dunque, ecco 3 semplici indicazioni per celebrare la vita attraverso l’albero di Natale.
Ogni volta che guardi l’albero illuminato ricorda che:
1. non è solo qualcosa che riscalda il cuore dando sollievo dalla tristezza ma un ponte tra Terra (le radici) e Cielo (i rami). E per questo, il più potente alleato per la tua elevazione o, se preferisci, crescita interiore.
2. è la prima forma di vita sulla terra ferma. Dunque, ha letteralmente portato la vita dall’acqua alla terra. È il nostro antenato più lontano, prima ancora della scimmia. Sii grato perché se non avesse compiuto quell’atto coraggioso di esplorare un nuovo mondo, tu non saresti qui.
3. in questo preciso istante stai respirando, e dunque vivendo, perché un albero ha prodotto l’ossigeno che entra nei tuoi polmoni. Ancora una volta, lascia che il tuo cuore trabocchi di gratitudine per queste creature antiche e sapienti.
La magia del Natale è nella semplicità
Come vedi, non c’è bisogno di grandi gesti o regali sfarzosi per vivere la magia del Natale.
Come nella vita, bastano piccoli semplici gesti. Ad esempio, guardare ciò che viviamo con occhi diversi.
Dedicare 2 minuti ogni giorno a guardare il tuo albero illuminato e ringraziarlo come simbolo di vita e amore, è qualcosa che non costa fatica.
In cambio, però, riceverai un dono prezioso: la gratitudine, quella forza contagiosa in grado di rendere la vita un posto meraviglioso.