Gli avventurieri del bosco, l’alchimista selvatico e i 5 insegnamenti

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Angelo D'Angelo

Barese di origini, adottato dal mondo, rinato nel Bosco… Da sempre ho amato la Natura di quell’amore viscerale che non ti sai spiegare. Perché la Natura può essere un’esperienza concreta da vivere…

Sulla soglia di un mondo magico, provincia di Trento in una Domenica pomeriggio di autunno.  Il sole riscalda la fresca aria. Insieme ad altri 14 “esploratori” più la nostra guida, l’alchimista Michele Giovagnoli, sostiamo sulla soglia di un bosco, un mondo incantato, pronto a rivelare i suoi segreti a chi ha il coraggio di spogliarsi da ogni pregiudizio, ogni etichetta, ogni condizionamento. Cosa tutt’altro che semplice.

Premessa al “fattaccio”

Ti devo essere sincero: in questi ultimi anni ho lavorato duramente su me stesso e pensavo di aver fatto molta pulizia nei pensieri e nelle emozioni. Mi sono aperto a realtà inimmaginabili all’ “Angelo” di qualche anno fa.

Eppure…

…quanti fardelli ancora mi porto dietro, quanti condizionamenti che pensavo non esistessero, sono nascosti come braci ardenti sotto la cenere. 

L’incontro che mi ha aperto in due come una vongola

Sono un po’ stanco dopo la levataccia delle 5.00 di mattina, un diretto Bari-Bergamo e 235 km con auto a noleggio. Ma la gioia di essere lì con la persona che più mi aveva ispirato in quel periodo della mia vita, sovrasta ogni stanchezza. Finalmente sono con Michele Giovagnoli , inventore di magiche esperienze nel bosco, raccolte nel suo libro Alchimia Selvatica.

Neanche il tempo di presentarmi ed inizia la “demolizione”. Mi ritrovo catapultato, ancora prima di entrare nel bosco, in un esercizio (ad occhi chiusi, tanto per cambiare!) con Michele e altre 3 persone. Riemergono fatti del passato molto forti con cui pensavo di aver chiuso i conti. 

E invece erano ancora lì a ricordarmi che ogni conflitto va risolto e che siamo su questa Terra per evolvere come persone e che la chiave per farlo è l’ amore. Tutto il resto è relativo.

Breve riflessione sull’origine di tutta la sofferenza

Sì, ci sono tante cose che seppelliamo nel nostro profondo, in maniera più o meno consapevole, perché è difficile affrontarle. Cavolo se è difficile. Tirarle fuori costa fatica, ma quello che ho scoperto in quel pomeriggio di Domenica (e nei giorni successivi) e che stavo facendo molta più fatica a tenerle dentro. Tutti questi conflitti ci causano una contrazione dolorosa chiamata sofferenza che non ci permette di affrontare la vita con una totale serenità e apertura di cuore.

La dolce distruzione

E così, quella che pensavo sarebbe stata una tranquilla scampagnata nel bosco (il titolo dell’incontro era: Imparare a comunicare con gli alberi), si è rivelata uno dei viaggi più terribili e straordinari dentro me stesso che ha completamente messo a nudo la mia anima.

Al termine dell’esercizio, ho pensato: “se questo è l’inizio figuriamoci il resto”. Riaperti gli occhi, ho vissuto sensazioni contrastanti: da un lato  agitazione per aver tirato fuori veri e propri mostri dall’abisso; dall’altro una quiete dovuta ad una nuova consapevolezza nel sapere dove mi sarei dovuto dirigere nel mio percorso di evoluzione . 

Come immaginavo, dopo aver varcato il portale del bosco ed esserci immersi nel verde delle foglie di alberi altissimi e in un intenso profumo di lavanda, ciascuno di noi è stato letteralmente ridotto a brandelli.

Michele non ha avuto pietà e ha smontato le nostre convinzioni un pezzetto alla volta. Non con cattiveria, ma con la dolcezza di chi possiede il dono di leggerti dentro e sa che l’unica cura possibile alla cecità è togliere tutti i veli, tutte le idee illusorie che ci costruiamo addosso fin da quando veniamo al mondo.

5 insegnamenti di un saggio custode del bosco e della vita

Le esperienze di quel pomeriggio sono difficili da raccontare e vanno vissute in prima persona. Quello che posso fare per il tuo beneficio è spremere l’essenza di questa esperienza per ricavarne gli insegnamenti pratici del custode del bosco, Michele Giovagnoli:

  1. il bosco contiene i codici della vita e camminarci dentro riattiva in noi questi codici, portandoci a livelli di consapevolezza sempre più profondi;
  2. le piante e gli alberi comunicano tra loro e vivono insieme come un super organismo che si scambia informazioni di continuo (e questo ormai è ampiamente dimostrato dalla scienza ufficiale);
  3. anche solo 5 ore nella natura, sono sufficienti a farti sentire fratello e sorella di perfetti sconosciuti. Un abbraccio, una carezza, prendersi per mano, raccontarsi le proprie vite, diventano gesti spontanei e carichi di amore;
  4. i conflitti che non risolviamo rimangono dentro di noi e creano uno strato di muffa che ci fa marcire lentamente, ostacolando persino le buone azioni di un percorso evolutivo;
  5. in questa meravigliosa vita non abbiamo nulla da perdere perché siamo già morti. Magari non oggi o domani, ma prima o poi tutti ci avventureremo verso il viaggio più misterioso. La vita è un soffio e ciò che non facciamo oggi potremmo non aver la possibilità di farlo domani.

L’alchimista selvatico e la confraternita degli avventurieri dell’amore

Chiudo il racconto, con questa immagine: noi 15 avventurieri distesi per terra, aggrovigliati in un enorme abbraccio. Non individui separati ma un corpo solo. Ci parliamo con il cuore in mano, senza giudizi, con la sola voglia di confortarci con parole di puro amore.

Ancora qualche parola voglio spenderla per Michele l’Alchimista. Una persona di una saggezza sconfinata, semplice, genuina e con un cuore enorme.

Ha un dono speciale: è il custode di un mondo sconosciuto ai più. Non ne è geloso, ma condivide il suo rapporto con la Natura con gli altri in spirito di totale abbandono. 

È simpaticissimo e molto disponibile. Ha una conoscenza della vita e dell’animo umano incredibile. Un vero maestro che sembra venire da un altro mondo. Ha occhi profondi come la tana di un lupo e sa scrutare l’anima, al di là dei personaggi che ci costruiamo.

L’alchimista selvatico e la confraternita degli avventurieri dell’amore

Il bosco mi ha aiutato a scoprire quanto è ancora gigante il fardello che mi porto dietro e allo stesso tempo mi ha mostrato una via per alleggerirmi di questo peso.

A te la parola adesso. Mi farebbe davvero piacere che tu rispondessi a questa domanda:

C’è un insegnamento che il bosco ha portato nella tua vita?

Condividilo con noi nei commenti. Non vedo l’ora di leggerti. 

 

Vuoi iniziare il tuo percorso di evoluzione in Natura?

13 comments

  1. Vado quasi ogni giorno in un boschetto qui vicino…sento proprio l’effetto “ricarica” ma più di tutto senti che mi dice “Lascia fluire…perché tutto è come deve essere…lo stato naturale delle cose!”

  2. Amo le piante i fiori la natura amo camminare nei boschi annusare osservare toccare le piante mi sento a casa in equilibrio e in pace quando ritorno a casa mi sento ricaricata

  3. Bellissimo, tutto quello che ho letto mi e piaciuto, mi ha affascinata ed incuriosita! Amo camminare nel bosco, respirare, assaporare la natura, ascoltare la vita che racchiude in sé! Amo madre terra, la rispetto e cerco di viverla e tutelarla! Spero proprio di poter incontrarti e seguirti in una di queste esperienze!!!

  4. Ciao Angelo, sono molto contenta di conoscerti e se me lo permetti di considerarti un fratello nell’esperienza con la Madre Terra. Amo la natura sin da piccola mi perdevo da sola in un boschetto vicino a casa, mi sdraiavo in mezzo all’erba alta e ammiravo gli anemoni, lì ero felice, li mi sentivo a casa, protetta ed ancora oggi è così (anche se non mi sdraio più sull’erba).Mi piacerebbe condividere questa gioia con altri, quindi spero di essere finalmente nel posto giusto!!! Grazie😀

  5. Il bosco dona senza saperlo..semplicemente esprime il divino senza averne coscienza ma anche senza misura o condizionamento..esplode nel suo essere..
    La sua energia diventa prepotente e disarmante, inutile combatterla.

  6. Quello che provo in qualsiasi isola naturale è un senso di appartenenza,ma poi giunge la rabbia e la paura che l’uomo distrugga tutto e provo odio.

  7. Il bosco porta sempre grandi insegnamenti ti riconnette alla tua vera natura noi siamo natura 🤗 amo camminare a piedi nudi nei boschi amo sentire l’umido della terra il suo battito amo guardare gli alberi sono buffi mi parlano mi danno le risposte che cerco arrivano tanti segnali la natura e il nostro respiro 🙏💓

  8. Quello che mi ha insegnato è che la felicità è molto più semplice si quello che pensiamo… Basta sentirci in connessione con esso per sentire dentro qualcosa di grande e indescrivibile!!!

  9. La prima esperienza mi spaventava tanto prima di farla, ma una volta inziata ho poi scoperto che il bosco era in realtà la mia vera casa. Tutte le paure sono svanite, come fumo, facendo spazio alla bellezza e alla pace. 🕉️

  10. Il bosco protegge e ti nutre, io lo sento così. Prende e dà. Non è un caso che abbia scelto di vivere in collina e non sulla costa in Abruzzo dakla quale provengo. Abito in una frazione campagnola che mi permette di accedere subito alla natura.
    L’effetto che mi fa una passeggiata tra la vegetazione o nel bosco è di una profonda meditazione e un profondo benessere.mi commuove addirittura.
    Una passeggiata l’ho fatta proprio ieri con mio fratello e i suoi bimbi ed è stato fantastico.

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