Accendere un fuoco vuol dire osare. Ed è per questo che Prometeo dopo averlo rubato agli Dei (secondo la mitologia greca) viene punito e incatenato ad una roccia ai confini del mondo.
All’apparenza, quella che è un’azione semplice nasconde un significato molto profondo, se non addirittura sacro. Quando accendiamo un fuoco, diventiamo degli alchimisti che trasformano gli elementi della terra, rami e tronchi, in elementi del cielo, il fumo e il calore della combustione.
Il fuoco è la metafora di tutto ciò che da calore alla vita e contemporaneamente la consuma.
Così quando abbiamo un grande progetto, sentiamo un fuoco dentro che da un lato ci fa bruciare di entusiasmo e, allo stesso tempo, ci consuma perché dobbiamo impiegare tutte le nostre forze (altrimenti non è un grande progetto ma solo un fuoco di paglia).
E allora in questo articolo, paragoneremo il fuoco ad un nostro grande progetto di vita – lavorativo, sociale, personale, relazionale, non fa differenza. E ne trarremo fuori alcuni insegnamenti che ti daranno ancora più forza per realizzarlo nella sua pienezza.
Passo 1: fare le legna ovvero la preparazione
Prima ancora di accendere un fuoco, dobbiamo cercare ciò che è necessario per alimentarlo: la legna.
E dovremo raccogliere tanto i pezzi più piccoli come rametti, foglie secche, pezzi di corteccia (ovviamente senza mutilare gli alberi) che ci serviranno nella fase di accensione, quanto i pezzi più grossi come rami più robusti e ceppi che ci serviranno nella fase di mantenimento del fuoco per avere una fiamma viva.
Allo stesso modo, in un progetto dobbiamo iniziare dalla preparazione, meglio conosciuta anche come pianificazione.
Cioè, prima di partire, dobbiamo darci dei grandi obiettivi che ci serviranno per farci sognare, la legna grossa che tiene viva la fiamma dell’entusiasmo. Senza dimenticarci delle azioni concrete che ci rendono il cammino più semplice, la legna piccola che innesca la fiamma della motivazione.
Hai mai provato ad accendere un fuoco con la sola legna grossa? È un’impresa quasi impossibile perché i pezzi di legna più grandi hanno bisogno di molto tempo prima di bruciare, soprattutto quando la fiamma è bassa.
Allo stesso modo, se vogliamo realizzare un grande progetto dobbiamo prima accendere l’entusiasmo con piccole azioni quotidiane che ci diano già dei primi piccoli risultati che ci servono per farci camminare verso risultati più grandi.
Viceversa, è possibile accendere un fuoco con piccoli rametti e foglie secche, ma rimarrà un fuocherello che non appena smetteremo di alimentarlo si spegnerà. Qui, invece, stiamo parlando di dare vita a qualcosa di ambizioso e non vogliamo certo limitarci a qualche piccola azione che ci da solo qualche gratificazione momentanea e non migliora la nostra vita e quella di chi ci sta intorno.
Facciamo un esempio banale per rendere tutto più comprensibile: perdere peso.
Se non ti poni un grande obiettivo e non segui una dieta precisa, finirai con il perdere qualche kg fintanto che arriva la prova costume per poi tornare a far salire l’ago della bilancia in inverno. Si chiama effetto yo-yo ed è tipico di chi non decide di prendere in mano il proprio benessere una volta per tutte.
D’altra parte se ti dai un grande obiettivo, voglio essere una persona in forma e perdere 10 kg, ma poi non ti dai degli step intermedi e non fai azioni concrete, questo obiettivo ti sembrerà sempre irraggiungibile e quindi dopo un po’ di tempo mollerai la presa e rinuncerai. Questo capita anche se parti armato dalle migliore intenzioni. Semplicemente non hai gli strumenti per andare nella giusta direzione.
Dunque allora: obiettivi ambiziosi e pensare alle tappe intermedie e alle azioni concrete da fare per raggiungere quegli obiettivi.
Sempre prendendo il nostro esempio: perdere 10 kg in 10 mesi, 1 kg ogni mese mangiando solo proteine, verdure in quantità, poca pasta e pane e niente dolci.
(Questo è solo un esempio, chiaramente se il tuo obiettivo è quello di perdere peso devi rivolgerti ad uno specialista in alimentazione).
Passo 2: accendere il fuoco ovvero la partenza
La prima scintilla è qualcosa di magico. Immagina come deve essersi sentito un uomo primitivo quando, per la prima volta, ha visto sprigionarsi una fiamma: stupore, meraviglia ma anche paura e mistero.
L’inizio di un nuovo progetto è proprio così. Tanta meraviglia e gioia per la nuova avventura ma anche la paura di non sapere se avrà successo o meno.
In questa fase, l’esca per accendere la fiamma e mantenerla viva è composta da 2 risorse fondamentali: entusiasmo e piccole azioni.
Quando si accende un fuoco, solitamente si prepara una struttura a forma di capanna con dei legnetti e al centro si mette l’esca, cioè un po’ di carta e/o foglie secche che saranno il primo combustibile. Poi con un accendino o un fiammifero (i più arditi sfregheranno due bastoncini tra loro), bruceremo l’esca.
Nel nostro progetto, faremo esattamente la stessa cosa: prima piccole azioni concrete (la capannina e l’esca) e tutto il nostro entusiasmo (il fiammifero) per partire nel migliore dei modi.
Il fuoco per bruciare ha bisogno di “respirare”, ossia che arrivi ossigeno. Questo, infatti, è il secondo carburante che insieme alla legna, è responsabile della combustione.
E allora, anche tu fai “respirare” il tuo progetto, portando avanti e con la massima disciplina solo quelle attività che riesci a svolgere serenamente. Altrimenti, allo stesso modo del fuoco, sarai soffocato dallo stress e dall’ansia e l’entusiasmo iniziale si spegnerà.
Riprendiamo l’esempio del perdere peso. All’inizio, devi avere alto l’entusiasmo per questa nuova avventura evitando di soffocarlo, eliminando troppi cibi e aggiungendo poco alla volta i cibi salutari in modo che entrino gradualmente e senza attrito nella tua routine.
Passo 3: alimentare il fuoco ovvero pensare in grande
Una volta che il fuoco è avviato e non corre il rischio di spegnersi, possiamo pian piano aumentare la dimensione di legna per alimentarlo.
Con il nostro progetto, quando avremo ottenuto i primi risultati positivi, vorrà dire che il fuoco nn rischia di spegnersi. È arrivato dunque il momento di passare al livello successivo e iniziare a progettare le cose più in grande, verso gli obiettivi che ci eravamo prefissati o aggiungerne di nuovi e sfidanti. Trasformiamo la fiamma in un falò.
E qui, gran parte del successo dipenderà da quanta legna abbiamo raccolto, cioè da quanto abbiamo pianificato le strategie per raggiungere gli obiettivi…
…e da quanto entusiasmo continuiamo a metterci, perché anche se avremo raccolto molta legna, se smettiamo di metterla sul fuoco, prima o poi si spegnerà.
È facile partire con un progetto e ottenere dei primi risultati. Mantenere viva e aumentare la fiamma, richiede entusiasmo, disciplina e azioni sempre più importanti. Dobbiamo spostare il livello del nostro pensiero e pensare più in grande.
A volte alcuni singoli grossi ceppi, possono bastare a tenere un fuoco acceso per decine di minuti o intere ore. Qui, non è la quantità di azioni che smuove i risultati ma la qualità e l’ordine di grandezza di queste azioni.
Nell’esempio del perdere peso, una volta persi i primi kg, possiamo aggiungere alla dieta lo sport o eliminare del tutto alcuni cibi che non ci permettono di perdere ulteriore peso.
L’acceleratore di ogni progetto: la Natura
In tutte le fasi, ma specialmente in quella iniziale e quando ci impantaniamo in qualche problema, la forza della Natura ci è di grande aiuto.
Se vuoi una spiegazione logica a questo, mi spiace ma rimarrai deluso. Quello che posso dirti è che la Natura, vissuta in ascolto, è il regno del silenzio. In questo silenzio, puoi ricevere le risposte ai tuoi dubbi o avere intuizioni che ti danno una visione di come devi condurre la tua nave.
La Natura ti offre chiarezza mentale, facendoti arrivare in qualche modo degli input utili, le intuizioni appunto. Sta a te poi trasformare le intuizioni ricevute in azioni concrete per raggiungere il risultato che desideri.
Dunque, prima di avviare un progetto ambizioso, prenditi del tempo nella Natura. Una settimana, un giorno, qualche ora, tutto quello che puoi. Porta carta, penna e silenzio. Afferra le fantastiche intuizioni che attraverseranno la tua mente e fissale per sempre nel blocco di marmo.
Quando pensi di averne abbastanza, sii grato per i doni ricevuti e fai riposare il cuore nella pace.
Tornato a casa, ti aspetterà il lavoro dell’alchimista: trasformare le intuizioni in azioni concrete.
Vuoi creare un’attività olistica redditizia che sia di beneficio per tante persone senza diventare uno squallido venditore di pentole?
Angelo D'Angelo
Barese di origini, adottato dal mondo, rinato nel Bosco… Da sempre ho amato la Natura di quell’amore viscerale che non ti sai spiegare. Perché la Natura può essere un’esperienza concreta da vivere…
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